Malattie fungine del prato: dalla prevenzione alla cura

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Malattie fungine del prato: dalla prevenzione alla cura

Se vengono a mancare le condizioni ideali perché l’erba si sviluppi al meglio, si possono manifestare diverse malattie fungine del prato. Uno degli esempi più classici di malattia del prato è proprio il fungo patogeno, che riesce ad attaccare un prato sofferente con carenze nutritive e che viene tagliato troppo o troppo poco.

Se la manutenzione del manto erboso è sbagliata, le probabilità di sviluppare malattie fungine o insetti parassiti saranno maggiori in modo esponenziale. Un prato più incline ad ammalarsi non è un prato in salute e il rischio è più alto quando le condizioni climatiche creano stress (troppo caldo o troppo freddo).

In tal senso, ricorda che il clima umido è quello più amato dai funghi patogeni, perciò dovrai fare molta attenzione durante i periodi troppo umidi. Quando le temperature vanno verso i 30 gradi per esempio, l’umidità cresce nell’aria e anche i manti erbosi iniziano a soffrire.

Una volta che la malattia fungina si è presentata, debellarla diventa molto più difficile rispetto a quanto può essere complesso prevenirla. Bisogna usare prodotti specifici facendo molta attenzione a quale dosaggio scegliere per evitare che diventino troppo tossici per l’uomo e per gli animali.

Per questo motivo, se hai dei cani o dei gatti che abitualmente si muovono nel giardino, quando tratti il prato con un prodotto contro qualche malattia, tienili lontani dal prato per abbastanza tempo, in modo da non incorrere in spiacevoli rischi.

Malattie fungine del periodo estivo

Rhizoctonia Solani o macchia bruna

Questo fungo si riconosce perché forma una sorta di alone lungo tutto il perimetro molto connotativo. Le zone colpite si presentano di colore marrone con contorni definiti, quindi potrai individuare questo tipo di fungo e combatterlo. Tra le cause della sua comparsa, oltre alle elevate temperature, possono esserci:

  • troppa irrigazione;
  • troppa concimazione a base di azoto;
  • cattivo drenaggio.

La soluzione per contrastare il diffondersi di questa malattia fungina del prato, puoi scegliere due vie. Quella chimica con il Pyraclostrobin / Tolclofos metil e quella microbiotica naturale con il Trichoderma / Rhizobacteria.

Pythium blight e Pythium Aphanidermatum

Questo fungo patogeno del prato si presenta inizialmente con macchie più o meno circolari di diametro variabile dai 3 ai 15 cm. All’interno delle macchie l’erba è viscida e scura, oltre a presentare talvolta una sorta di laniccia tipo cotone di colore bianco.

Le macchie si allargano progressivamente fino a distruggere tutto il prato. Man mano che le chiazze si allargano, l’erba da scura diventa di color marrone chiaro.

Anche in questo caso ci troviamo davanti ad una malattia estiva molto pericolosa, poiché la sua diffusione è decisamente rapida. Può comparire con temperature tra i 25 e i 35 gradi se:

  • il prato non è ben ventilato;
  • ci sono ristagni idrici o tanta umidità.

Come rimedio chimico per il Pythium si può usare Propamocarb, Metalaxil / Azoxystrobin. Se invece vuoi un rimedio microbiotico naturale puoi ricorrere anche in questo caso al Trichoderma / Rhizobacteria.

Macchie a dollaro o Sclerotinia Homeocarpa

In questo caso, la malattia fungina si presenta diffusa con tante piccole macchie con un diametro compreso tra 1 e 8 cm circa che prima appaiono scure e poi, seccandosi, diventano chiare come la paglia. La Sclerotinia Homeocarpa è particolarmente attiva durante i periodi caldi (con temperature comprese tra i 20 e i 30 gradi) e molto umidi.

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Una buona tecnica per evitare che le macchie a dollaro compaiano sul proprio prato è quella di procedere con l’irrigazione la mattina presto e di utilizzare anche del concime azotato a lenta cessione (cosa che ti eviterà di dover irrigare il prato troppo spesso). Le cause della comparsa delle macchie a dollaro possono essere:

  • troppa umidità;
  • mancanza di azoto nel terreno.

 

Se cerchi un rimedio chimico rapido per eliminare la Sclerotinia Homeocarpa, puoi ricorrere al Myclobutanil / Propiconazolo. Invece, se vuoi un rimedio biologico e attento alla filosofia green, puoi pensare di agire con il Trichoderma / Rhizobacteria.

Malattie fungine del periodo autunnale

Ruggine o Puccinia

Questa malattia fungina si presenta proprio come fosse della ruggine sugli steli d’erba. Si tratta di piccole pustole tendenti all’arancione che se toccate disperdono spore per moltiplicarsi. Di solito, la ruggine è causata da mancanza di azoto abbinata alla troppa umidità del terreno. Tra le cause potrebbero esserci una carenza di nutrimento o un prato tagliato troppo alto.

Questa malattia si presenta di solito alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno (generalmente da agosto a novembre).

Per curare la Puccinia è necessario ricorrere al Propiconazolo / Azoxystrobin come rimedio chimico. Per una soluzione naturale si può scegliere il Trichoderma / Rhizobacteria, se preferisci usare un fungicida biologico.

Malattie fungine del periodo invernale

Marciume rosa dell’inverno o Microdochium Nivale

I motivi di questa malattia fungina possono essere:

  • nevicate e disgeli consecutivi;
  • pioggia e nebbia per molto tempo con temperatura sotto ai 10 gradi;
  • zone in ombra con un alto tasso di umidità.

Per risolvere il problema con una soluzione chimica, puoi ricorrere al Propiconazolo, mentre per un rimedio microbiotico naturale puoi scegliere di usare il Trichoderma / Rhizobacteria.

Malattie fungine del periodo primaverile

Filo rosso o Laetisaria Funciformis

Quando le temperature sono tra i 15 e i 24 gradi, questa malattia fungina potrebbe fare la sua comparsa. Di solito, inizia a mostrarsi con delle chiazze scolorite di manto erboso. Si tratta di fili rossi attaccati agli steli d’erba che seccandosi si polverizzano e proliferano, diffondendo così l’infezione alle zone sane del prato.

Le varietà d’erba più afflitte da questo tipo di fungo sono la poa e la festuca arundinacea. Tuttavia, anche le altre specie microterme possono esserne colpite. 

In linea generale, questo fungo compare se il terreno è poco fertile e manca il nutrimento necessario al sostentamento, in modo particolare l’azoto. Come rimedio si può usare il Propiconazolo o in alternativa, come rimedio biologico, il Trichoderma / Rhizobacteria.

Macchie fogliari o Drechslera Poae

Tendenzialmente, questa malattia fungina si presenta in primavera ma attenzione: può ripresentarsi anche in autunno (quando le temperature sono tra i 13 e i 20 gradi). 

Appare alla vista con delle piccole macchie marrone scuro con il centro chiaro sugli steli d’erba e una sorta di alone tendente al viola. 

Tra le cause delle macchie fogliari ci possono essere:

  • tagli dell’erba troppo bassi;
  • presenza di feltro;
  • scarsità di potassio e cattiva quantità di azoto (troppo o poco).

Il principio chimico per la cura è la Piraclostrobina / Azoxystrobin o in alternativa, sempre il trattamento biologico Trichoderma / Rhizobacteria.

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