Se stai pensando di rinnovare un’area all’aperto con un meraviglioso manto erboso, sicuramente la prima domanda da risolvere è se scegliere un prato a rotoli o a semina tradizionale. Si tratta di gusto personale o ci sono dei vantaggi nello scegliere l’uno anziché l’altro?
Comprendere le differenze tra i due tipi di prato può aiutarti a scegliere la soluzione più adatta alle tue particolari esigenze. Ecco perché pratorotoli.it ha creato una guida che mette a confronto le due possibilità.
Differenze tra prato a rotoli e prato a semina
Per prima cosa, il prato a rotoli è una soluzione immediata per avere l’erba, cosa da non sottovalutare. La semina richiede tempo, pazienza e anche una certa abilità, dato che è molto difficile rendere il prato uniforme con questo metodo.
Inoltre, il prato a rotoli ti consentirà di poter calpestare il terreno quasi immediatamente. Al contrario, un prato a semina tradizionale richiede almeno otto settimane per poter essere calpestato senza rischiare danni.
Per di più, il prato a rotoli è più versatile, dato che può essere messo a dimora sempre, in qualsiasi periodo dell’anno tu scelga di rinnovare un’area esterna (tranne gli inverni più rigidi), cosa che non si può dire del prato a semina. Infatti, il lavoro del prato a semina deve necessariamente essere svolto tra marzo e aprile, quando le temperature sono stabili e non si rischiano gelate, oppure tra settembre e ottobre. Il prato a semina però risentirà di ogni problema climatico imprevisto.
Prato a rotoli e a semina: due metodi a confronto
Analizziamo nero su bianco tutti i parametri confrontabili per valutare i pro e contro dello scegliere un prato a rotoli o un prato a semina.
Tempistiche per l'utilizzo
Come accennato, il prato a rotoli ha un utilizzo immediato per il calpestamento soft e dopo due settimane sarai certo di non rovinarlo più. Al contrario, il prato a semina richiede più di otto settimane (per stare tranquilli anche 3 mesi) prima di poter essere lievemente calpestato.
Estetica e uniformità del prato
Per quanto riguarda l’aspetto estetico, il prato a rotoli dona un’immediata uniformità. L’erba è rigogliosa fin da subito e non presenta buchi né zone secche. Il prato a semina richiede molta pazienza: il miglioramento avviene per gradi e non è assicurato un aspetto omogeneo prima di sei mesi.
Facilità di installazione
Sebbene il nostro consiglio per un risultato perfetto sia quello di affidarsi ad un team di esperti, il prato a rotoli può essere posato anche da soli. Se vuoi cimentarti nel giardinaggio, il prato a semina è vivamente sconsigliato, dato che richiede attenzione costante alle varie fasi di crescita.
Crescita delle erbe infestanti
Un altro aspetto da considerare è la resistenza del prato alle erbe infestanti. Con un prato a rotoli non nascono infestanti o comunque in quantità estremamente ridotta. Questo perché le zolle sono già fitte e non lasciano spazio ad ulteriori crescite. Invece, il prato a semina ha un forte rischio di infestanti che vanno trattate man mano che si procede con la crescita del prato.
Problemi nella manutenzione
Altra considerazione da farsi è quella su eventuali problemi che potrebbero o meno crearsi non solo durante la messa in posa o la semina, ma anche dopo, quando il prato è già in funzione.
In tal senso, il prato a rotoli riduce di molto la possibilità di insorgere di problemi di varia natura, poiché è composto da zolle già adeguatamente trattate. Il prato a semina invece, è composto da tante giovani piante che nascendo devono farsi strada nel terreno. Sebbene esistano diverse tecniche da poter seguire per ottenere un prato uniforme, sicuramente possono sorgere più problemi nella manutenzione rispetto alle zolle da srotolare.