Curare il prato in modo ecologico e sostenibile

Curare il prato in modo ecologico e sostenibile

Pensare al pianeta è sempre la scelta giusta e curare il prato in modo ecologico e sostenibile può aiutare l’ambiente e tutte le sue problematiche. Tra inquinamento di aria, acqua e suolo, gli ecosistemi soffrono sempre di più e migliaia di specie di animali e piante rischiano la scomparsa.

Sostenibilità non significa solo non inquinare con agenti chimici tossici, ma anche evitare inutili sprechi e fare in modo che le piante diventino forti in autonomia, riducendo le esigenze di nutrimenti e trattamenti (oltre che di malattie fungine o batteriche e di insetti parassiti negativi per la salute del prato).

Forse potrà sembrarti banale, ma curare il tuo giardino in modo sostenibile aiuterà l’intero ecosistema a crescere in salute: tu avrai un prato perfetto in modo del tutto naturale e contribuirai anche a non disturbare la vita dell’ambiente in cui è collocato il tuo manto erboso. Questo è valido non solo per la vegetazione, ma anche per gli insetti che vivono nel sottosuolo o che volano sopra il terreno.

Suggerimenti per un prato eco-friendly

1. Una corretta concimazione annuale

Per curare il prato in modo sostenibile e mantenere l’erba in buona salute, ricorda che è di fondamentale importanza procedere con 4 concimazioni all’anno. In particolare, queste 4 concimazioni vanno eseguite alla fine della primavera, alla fine dell’estate, in autunno e poi alla fine dell’inverno.

La scelta del concime sarà di particolare importanza non solo per dare al manto erboso e al terreno sottostante una nutrizione adeguata, ma anche per evitare il dilavamento dell’azoto (che ricordiamo causa inquinamento da nitrati).

Concimare correttamente è semplice: ti basterà seguire i dosaggi indicati per un corretto programma annuale. Il consiglio è quello di usare fertilizzanti a lento rilascio, cosa che aiuterà di molto il tuo prato a non disperdere inutilmente del prezioso nutrimento. Concimare a lento ma preciso rilascio, ti consentirà di avere un apporto nutritivo più efficace, evitando dispersioni quando si attiva l’impianto di irrigazione.

Vedi anche  Come irrigare il prato nel modo giusto

2. La prevenzione delle malattie del prato

Le malattie del prato possono rovinare in breve tempo tutto il tappeto erboso. Per di più, non esiste un mese di tregua: questo tipo di attacchi può arrivare in qualsiasi momento dell’anno, compreso l’inverno. Che tu ci creda o no, mantenere il prato in modo sostenibile, ti aiuterà anche a gestire fastidiose malattie fungine o batteriche che attaccano l’erba.

L’uso di agrofarmaci con molta frequenza è una delle cause di inquinamento del suolo. Infatti, oltre a combattere l’agente patogeno, questo tipo di prodotti chimici elimina tutte le forme di vita utili all’ecosistema del prato. Per di più, i residui di questi prodotti restano nel suolo per diverse settimane. Ricorda però che non sei obbligato a ricorrere all’uso di questi agrofarmaci per combattere le malattie del manto erboso.

Oggi puoi combattere le malattie del prato con prodotti biologici e naturali al 100%, compatibili con l’ambiente e del tutto atossici per te, per i tuoi amici a quattro zampe e per tutto l’ecosistema di fauna e flora del terreno. Anzi, l’uso di questi prodotti biologici aumenta le attività vegetali (agendo in come prevenzione) e rende più robusto il prato che saprà contrastare da solo qualunque attacco esterno.

3. Risemina con cura le zone diradate

La risemina di eventuali zone diradate è un processo delicato. Il terriccio e la sabbia sono due elementi fondamentali durante le operazioni di semina di aree poco folte. Purtroppo però, a volte siamo abituati ad usare terricci a base di torbe e sabbie vergini, scelta davvero non sostenibile

Perché si formi, la torba impiega moltissimo tempo; mentre la sabbia vergine implica un consumo del suolo nelle cave di estrazione. Se vuoi essere amico dell’ambiente, scegli specifici terricci da prato ad alta prestazione che sono del tutto privi di torba e preferisci della sabbia silicea riciclata al 100%, perfetta per il tuo manto erboso e per l’ambiente.

Vedi anche  Come controllare i parassiti del prato

4. La tecnica del mulching

Per diminuire le esigenze di nutrimento ed acqua del prato, puoi ricorrere alla tecnica del mulching, ossia lo sfalcio di erba senza raccolta (finemente sminuzzata e lasciata sul suolo a riposare). Le strutture vegetali infatti, si decompongono velocemente e nel mentre, rilasciano acqua e sostanza organica nel terreno. 

La cosa importante è usare un rasaerba adatto alla tecnica del mulching, che sia in grado quindi di sminuzzare l’erba molto fine. 

Anche un robot tagliaerba può essere una valida scelta per questa tecnica. 

Esistono in commercio anche dei robot con antifurto, quindi puoi stare tranquillo sulla sicurezza nel lasciare il tuo tagliaerba a lavorare da solo.

5. Gestione manuale delle erbe infestanti

Un’altra cosa che può inquinare se utilizzata troppo spesso, è l’uso di diserbanti selettivi. Tra l’altro, queste sostanze creano un elevato stress alla parte di prato che si vuole preservare e quindi, in linea generale, è bene usarli con cautela e parsimonia. Si tratta di prodotti tossici che bisogna armeggiare con cautela, evitandone anche eventuali esalazioni.

Non dimenticare però, che la maggior parte delle infestanti può essere controllata anche senza usare prodotti chimici, seguendo dei semplici consigli che consentiranno al prato di autoregolarsi. Mantenere l’erba molto fitta e praticare qualche semplice regola agronomica, ti consentirà di aiutare il manto erboso ad essere forte con una prevenzione del tutto naturale.

I benefici di un prato ecosostenibile

Per questo motivo sostenere la biodiversità è importante e può essere fatto con piccole cure: usando concimi ben bilanciati a lenta cessione, evitando diserbanti e agrofarmaci il più possibile e introducendo sostanza organica buona per il sostentamento del terreno e dell’erba.

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