Come rigenerare il prato in primavera

Come rigenerare il prato in primavera

In primavera, i lavori richiesti per la manutenzione del prato per rigenerare l’erba e ridarle vigore, dipendono molto da come il manto erboso ha superato l’inverno.

Se l’inverno è passato in via definitiva e non torneranno più periodi freddi o gelate(cosa molto importante per iniziare con la rigenerazione del prato in primavera) e le temperature sono stabili intorno ai 15 gradi circa, si può procedere con dei lavori per aiutare il prato erboso a crescere verde e sano.

Ricorda però che se di notte fa ancora freddo significa che bisogna attendere ancora un po’ per iniziare i lavori primaverili al prato. In questo caso, mentre aspetti che arrivino le temperature adeguate per cominciare a rigenerare il prato, puoi eseguire una nutrizione di transizione.

Se invece il periodo primaverile è finalmente arrivato, devi guardare lo stato in cui è il tuo prato dopo l’inverno. Di solito, a questo punto si distinguono quattro macro-tipologie di prato:

  1. prato per lo più sano;
  2. presenza di zone lievemente ingiallite;
  3. prato con zone diradate;
  4. presenza sia di ingiallimento che di zone diradate.

1. Prato per lo più sano

Se il prato non è ingiallito e non presenta zone problematiche, allora può essere considerato per lo più sano. Perché un prato possa rientrare in questa categoria all’arrivo della primavera, le zone ingiallite o rovinate devono essere quasi inesistenti o comunque comparire in quantità estremamente ridotta. In un prato sano non ci sono né buchi, né zone poco folte.

Se ti ritrovi in questa categoria, come puoi immaginare la manutenzione sarà semplice. Ti basterà prendere tre accorgimenti per ottenere un’erba verde e rigogliosa in poche settimane:

  1. controlla se c’è il feltro e in caso, procedi con la sua rimozione, procedendo prima con un taglio basso e poi con un’arieggiatura per eliminarlo in modo definitivo;
  2. introduci sul terreno della sostanza organica nobile composta da acidi umici e acidi fulvici attraverso prodotti in formato liquido da diluire in acqua ed esegui un’importante irrigazione del prato;
  3. poi, utilizza un concime professionale a cessione programmata facendo molta attenzione al corretto dosaggio.
Vedi anche  Errori nella manutenzione del prato in primavera

2. Prato con zone lievemente ingiallite

Se il tuo prato presenta un ingiallimento solo superficiale e non diffuso su tutta la pianta (e per di più non ci sono zone diradate, buchi o parti secche), allora rientri in questa categoria. Non preoccuparti, potrebbe trattarsi di un normale stress con conseguente ingiallimento dovuto alla stagione invernale.

Freddo, neve, grandine o anche ghiacciate invernali (e del primo periodo primaverile) possono comportare un ingiallimento generico del manto erboso. L’importante è verificare che questo ingiallimento non riguardi tutto lo stelo d’erba, ma solo la parte superiore della pianta. In questo caso comunque, dovrai procedere con la seguente manutenzione:

  1. se l’ingiallimento è leggero, procedi con una concimazione fogliare nutriente e bilanciata, mentre se il problema è più marcato, usa un trattamento più potente dotato di azione rinverdente immediata specifico per prato ingiallito;
  2. dopo una settimana circa, controlla se è presente del feltro e qualora ci fosse, procedi con la sua rimozione accurata attraverso un taglio basso, l’arieggiatura e l’asportazione meccanica con rastrello a denti fitti;
  3. trascorse altre due settimane dalla concimazione fogliare, introduci nel terreno della sostanza organica nobile composta da acidi umici e acidi fulvici attraverso un prodotto in formato liquido da diluire in acqua facilmente reperibile in commercio ed esegui un’abbondante irrigazione del prato;
  4. il giorno seguente, procedi poi con una seconda concimazione, usando un fertilizzante a lento rilascio per aiutare il prato a riprendersi del tutto;
  5. infine, trascorse altre 2 o 3 settimane, se il prato non si riprende del tutto, procedi con un ciclo di biostimolazione a base di idrolizzati proteici (due applicazioni, una a settimana).

3. Prato con zone diradate

Se il prato ha superato male la stagione invernale, allora potrebbe apparire a chiazze, con zone diradate. In questo caso, dovrai valutare una risemina dell’erba. 

Nello specifico, dovrai rigenerare in profondità il manto erboso per fare in modo che torni come nuovo nel giro di un mese circa. I passaggi da seguire in questo caso sono:

  1. Prima di iniziare i lavori (almeno una settimana prima) c’è bisogno di eseguire una concimazione fogliare di transizione, per accompagnare il prato in tutto il processo;
  2. trascorsa una settimana, taglia l’erba molto corta (2 cm, massimo 2,5 cm) ricordando che se parti da un’altezza considerevole è preferibile eseguire due tagli per non stressare troppo gli steli d’erba;
  3. poi, esegui un’arieggiatura vigorosa e pulisci il prato dal feltro in modo accurato usando rastrelli e arieggiatori;
  4. a questo punto c’è bisogno di indurre sostanza organica nel suolo con un prodotto liquido a base di acidi umici e acidi fulvici da diluire in acqua seguendo con una lieve irrigazione;
  5. ora bisogna creare uno strato di 3 o 4 cm di altezza con terriccio da prato (preferibilmente ecologico), arricchendolo con micorrize in polvere per favorire la germinazione e la radicazione dei semi;
  6. una volta predisposto il terreno, si deve procedere con la risemina o trasemina delle sementi nelle zone diradate, possibilmente utilizzando lo stesso miscuglio di semi utilizzati originariamente e seguendo in modo accurato il dosaggio indicato;
  7. procedi poi con una concimazione di copertura, usando un fertilizzante specifico ad alto contenuto di fosforo e mantieni il terreno umido per almeno una decina di giorni, fin quando l’erba non nascerà;
  8. dopo 4 o 5 settimane dalla semina, dovrai procedere con una concimazione di supporto alla crescita e in questo modo, il tuo prato diventerà di nuovo uniforme, verde e rigoglioso.
Vedi anche  Come migliorare il drenaggio del prato

4. Prato ingiallito con zone diradate

Se il prato ha subito uno stress eccessivo e l’ingiallimento è ampio, così come le zone diradate, la manutenzione si complica un po’, ma sicuramente con qualche accorgimento potrai riprendere il prato.

 Anche in questo caso, il tempo per rigenerare il prato è di circa un mese o qualcosa in più. Ecco gli step da seguire per rinnovare il prato in primavera:

  1. se l’ingiallimento è considerevole, usa un trattamento ad azione rinverdente immediata, così aiuterai fin da subito l’erba;
  2. dopo una settimana circa, taglia l’erba molto bassa a circa 2 cm di altezza (massimo 2,5 cm) e ricorda che se parti da un taglio alto, è sempre preferibile procedere con due tagli progressivi anziché uno troppo stressante;
  3. esegui quindi un’abbondante arieggiatura e pulisci il prato dal feltro, oltre che da altri residui organici;
  4. introduci poi della sostanza organica nel suolo, usando un prodotto ricco di acidi umici e acidi fulvici, concludendo con una leggera irrigazione per qualche minuto in modo da consentire alla sostanza di penetrare le terreno;
  5. procedi poi con la creazione di uno strato di 3 o 4 cm di terriccio per prato preferibilmente ecologico, in modo da creare un letto caldo per la germinazione delle sementi;
  6. procedi quindi con la risemina o trasemina, preferendo lo stesso miscuglio di sementi originario di cui è composto il prato oppure un miscuglio specifico per la rigenerazione di zone di erba, in modo da non avere problemi;
  7. ora dovrai procedere con la rullatura del terreno, perché il seme entri ben in contatto col suolo;
  8. poi, sarà necessario attuare una concimazione di copertura usando un fertilizzante specifico ad alto contenuto di fosforo e mantieni il terreno sempre umido per una decina di giorni fino a quando l’erba nascerà di nuovo;
  9. alla fine, trascorse 4 o 5 settimane dalla semina, potrai procedere al taglio e all’applicazione di prodotti biostimolanti da diluire in acqua (due applicazioni a distanza di una settimana l’una dall’altra).
Vedi anche  Errori da evitare nella cura del prato in estate

Consigli utili dopo aver rigenerato il prato

Una volta eseguiti tutti i passaggi per il recupero del manto erboso, il consiglio è di mettere in sicurezza il prato in modo che resti verde e rigoglioso per tutto l’anno.

Assicurati perciò che abbia sempre il giusto nutrimento e proteggi il tappeto erboso dalle possibili malattie fungine.

Indice: Come rigenerare il prato in primavera
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