Come prevenire le malattie del prato in modo biologico

Come prevenire le malattie del prato in modo biologico

Le malattie del prato rotoli (fungine o batteriche) possono essere difficili da debellare, in modo particolare perché prenderle per tempo a volte è impossibile e le riconosciamo solo quando ormai già hanno fatto dei danni visibili che poi si propagano molto velocemente. Queste malattie si manifestano senza alcun preavviso e sono in grado di distruggere intere zone di prato anche se il giorno prima non c’erano problemi. Prevenirle in modo biologico è comunque possibile, basta un po’ di attenzione e cura.

Attenzione: le malattie del prato rotoli possono presentarsi in qualsiasi periodo dell’anno, in particolare nelle stagioni più umide. Per di più, possono attaccare sia gli steli (ossia la parte fogliare) sia le radici. Viene da sé che è sempre meglio prevenire che curare per mantenere il prato perfetto.

La migliore prevenzione è quella naturale

Per evitare di ricorrere a metodi estremi per salvare il prato dalle malattie, è bene pensare ad una prevenzione naturale il più possibile. Questo è valido soprattutto perché agire periodicamente con agenti chimici solo per prevenire le malattie, a lungo andare può avere un effetto inquinante per l’ambiente o anche tossico per gli animali che transitano nel prato.

Questo è valido non solo per quanto riguarda gli amici a quattro zampe, ma anche per gli altri abitanti del prato: tieni a mente che non tutti gli insetti sono nocivi per la tua erba, alcuni sono positivi. Per questo motivo è meglio tenere un prodotto chimico solo per le emergenze.

Le prime cose da considerare per la salute del manto erboso sono:

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Una volta stabilita una corretta routine per quanto riguarda la manutenzione dell’erba a rotoli che hai posato sul terreno, puoi pensare di prevenire le malattie fungine dell’erba con due tecniche agronomiche innovative che si basano proprio sulla potenza del giocare d’anticipo in modo del tutto naturale.

prevenzione malattie prato

 

Il segreto infatti è creare un antagonismo microbico nell’area e indurre una maggiore resistenza al prato.

Che cos'è l'antagonismo microbico

La tecnica dell’antagonismo microbico si usa di solito anche in alcuni settori dell’agricoltura per contrastare malattie e parassiti. Si basa sull’idea di somministrare al terreno dei microrganismi buoni (ossia funghi e batteri favorevoli) che sono antagonisti di quelli patogeni (ossia sfavorevoli alla crescita rigogliosa del manto erboso).

I microrganismi buoni possono agire seguendo diverse vie, ossia:

  • semplicemente occupano lo spazio in modo da tenere lontani i funghi e i batteri patogeni dall’area;
  • funzionano per parassitismo;
  • oppure sono predatori e quindi cacciano e si nutrono di patogeni negativi per la crescita dell’erba.

Perché questa tecnica del tutto naturale possa funzionare al meglio, è necessario assicurarsi che all’interno dell’area sia sempre presente una popolazione di microrganismi buoni e soprattutto che abitino il terreno in quantità tali da consentire l’allontanamento di ogni patogeno.

Quali microrganismi buoni usare per prevenire le malattie del manto erboso

Questo tipo di trattamento tuttavia, deve essere eseguito come prevenzione e cioè prima che la malattia inizi a mostrare i suoi primi effetti. La somministrazione andrebbe fatta ogni mese (al massimo ogni 2 mesi) dipendentemente dal tipo di terreno, di sementi e di clima. 

In linea generale:

  • nei mesi caldi si possono usare prodotti a base di bacillus subitilis;
  • mentre nei periodi freddi o miti, è utile ricorrere all’ausilio di prodotti a base di trichoderma e micorrize.
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Somministrare i prodotti è molto semplice: basterà diluire in acqua una porzione di prodotto, magari aggiungendo della sostanza organica oppure, nel caso di trattamenti alle radici, un agente umettante.

Indurre resistenza al manto erboso

Le piante sono organismi viventi in grado di contrastare le malattie fungine anche da sole, se mantenute in buona salute. Una pianta è meno resistente ai parassiti quando è debole per via di carenze nutritive o di condizioni ambientali sfavorevoli alla sua crescita. Ebbene, lo stesso ragionamento vale per il manto erboso.

Il metodo di indurre resistenza al manto erboso si basa proprio su questo principio: rendere più forte l’erba in modo che sappia combattere da sola eventuali attacchi da funghi e batteri. In merito, diversi studi scientifici hanno riportato che somministrare alcune sostanze minerali al manto erboso provoca una reazione negli steli e nelle radici dell’erba come se fosse in atto un attacco fungino o batterico. Si producono così metaboliti tossici verso i patogeni, si inspessiscono le strutture vegetali e il manto erboso diventa rigoglioso e davvero forte.

In commercio vendono diversi prodotti utili ad un trattamento fogliare di questo tipo. Di solito, si tratta di prodotti a base di fosfito di potassio, ossidi di silicio e altri metalli. Chiedi consiglio al vivaista, spiega la tua idea e saprà certamente consigliarti al meglio.

prato piu forte

Ricorda però che se l’attacco fungino o batterico è già in corso e noti il prato ingiallito a chiazze, devi procedere con un rimedio di diversa natura, dato che la malattia potrebbe essere già avviata.

Consigli per un prato sempre più forte

Purtroppo, se il prato è debole il problema è spesso nel nutrimento. Una corretta nutrizione del prato è fondamentale e anche la prevenzione più potente e meticolosa fallisce se l’apporto nutritivo non è un valido sostegno. Ricorda che si tratta di un ecosistema che può regolarsi da solo dopo un po’ di tempo anche in modo naturale e che, come tutti gli organismi viventi, ha bisogno di un nutrimento bilanciato.

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Altro aspetto da considerare è l’irrigazione. Problemi nell’irrigazione, ristagni d’acqua indesiderati o periodi di siccità possono portare a problemi del manto erboso. Tieni a mente che se sei costretto ad usare prodotti antifungini di tipo chimico, questi sopprimono anche tutti i microrganismi buoni. Perciò, in questo caso dovrai ricominciare con la prevenzione di nuovo.

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