Come rimuovere il feltro dal prato

Come rimuovere il feltro dal prato

Il feltro è uno strato che si forma sul prato composto da parti vegetali morte che non si sono ancora decomposte. Di solito, il feltro si presenta color paglia e si deposita al di sotto del tappeto erboso, intrecciandosi all’erba, a contatto con il terreno. Durante le stagioni più calde o più fredde dell’anno, assistiamo ad una maggiore formazione del feltro sul manto erboso, a causa del forte stress climatico.

Il feltro è composto da materiali in decomposizione tra cui radici, residui di piccole parti vegetali tagliate e rimaste sul suolo o minuscole rimanenze di foglie. Spesso questo strato del manto erboso è poco apprezzabile ad occhio nudo, ma è importantissimo capire come rimuovere il feltro dal prato, poiché potrebbe inficiare la salute di tutta l’erba.

Perché è di estrema importanza rimuovere il feltro

Se non rimuovi il feltro dal prato, potresti contribuire a modificare involontariamente il micro-ecosistema presente sul suolo e ostacolare così la naturale attività dell’erba. Ricorda infatti, che per crescere rigogliosa e verde l’erba ha bisogno di spazio e aria, oltre che di corretto nutrimento. Tutto questo potrebbe tradursi in diverse problematiche da dover risolvere. In particolare:

  • difficoltà di penetrazione dell’acqua nel sottosuolo, con conseguente rischio di formazione di zone idrofobe (le radici non ricevono bene l’acqua e quindi, perdono vividezza, tendono a seccare e infine muoiono);
  • perdita di ancoraggio delle radici, ossia diminuzione della resistenza meccanica, che iniziano a svilupparsi superficialmente anziché andare in profondità (ciò significa che il nutrimento e l’acqua non penetrano come dovrebbero nel terreno);
  • poca efficacia delle concimazioni, poiché in presenza di feltro il fertilizzante non riesce a raggiungere un contatto col terreno e si disperde in superficie rendendo la concimazione pressoché inutile o comunque meno intensa;
  • incremento delle malattie fungine, dato che il feltro costituisce l’ambiente ideale per lo sviluppo e per il nutrimento di microrganismi patogeni (e quindi negativi per il manto erboso) che causano alcune tra le principali malattie fungine dell’erba;
  • diminuzione della resistenza degli steli d’erba, soprattutto per quanto riguarda la resistenza al calore o ai repentini cambi di temperatura (shock termico) sia in inverno, sia in estate;
  • difficoltà nel taglio dell’erba, dato che il feltro non consente una falciatura uniforme né ad altezza regolare e comporta il pericolo di un taglio troppo basso che potrebbe comportare zone secche, ingiallimenti e se trascurato, la morte dell’intero prato.
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In che periodo dell'anno va rimosso il feltro

Il periodo dell’anno ideale per procedere con la rimozione del feltro è quando avviene una crescita vegetativa intensa, ossia:

  • l’inizio della primavera (tra marzo e aprile, non più tardi);
  • e la fine dell’estate (quando le temperature iniziano a diventare più basse).

Si tratta di un’operazione che potrà all’inizio rovinare un po’ il prato, ma non preoccuparti: in pochissimo tempo si riprenderà diventando meglio di prima. Ricorda che se si crea molto feltro, puoi procedere con la rimozione anche in altri periodi dell’anno. 

Infatti, è meno stressante per il prato questa operazione di rimozione che la presenza di feltro sulla superficie della terra.

Come rimuovere il feltro dal prato

Non c’è altra soluzione: il feltro si rimuove in modo meccanico usando un attrezzo apposito che può essere trovato in commercio sia di tipo manuale, sia con motore a scoppio o anche elettrico. Il sistema più efficace è quello di eseguire una serie di tagli verticali, rimuovere in modo meccanico tutto il feltro depositato sulla superficie del terreno e poi rimuoverlo. Una volta terminata questa operazione, si dovrà procedere con una lieve irrigazione.

Dopo la rimozione del feltro bisogna valutare il diradamento del prato. Se le zone diradate sono troppo ampie, si dovrà pensare ad una semina su quei punti. In caso contrario, se il diradamento è contenuto, basterà procedere con un buon programma di concimazione annuale e con una valida strategia di irrigazione. 

Prima di iniziare i lavori, in entrambi i casi sarebbe utile utilizzare degli acidi umici e fulvici (sostanza organica nobile a catena corta) e dei microrganismi utili come il trichoderma e il micorrize, per aiutare a potenziare l’attività dei batteri decompositori, difendendo così tutto il terreno dalla comparsa di malattie fungine del prato.

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Si può evitare la formazione di feltro?

Non si può evitare in assoluto che si crei uno strato di deposito tra il terreno e il manto erboso, ma si può provare a limitare la quantità del feltro. Per farlo, basterà seguire pochi e semplici accorgimenti grazie ai quali potrai limitare di molto il deposito naturale tra erba e suolo. In particolare:

  • crea un piano di irrigazione annuale e calcola quanti minuti irrigare il prato per ogni stagione in modo da dare il corretto apporto di acqua;
  • potenzia l’attività microbica del suolo utilizzando sostanza organica nobile a catena corta;
  • usa il trichoderma reesei per degradare periodicamente la formazione di cellulosa sul suolo;
  • crea un piano di concimazione annuale assicurandoti di usare le dosi necessarie (senza eccedere o creare carenze di nutrimento).
Indice: Come rimuovere il feltro dal prato
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